Incastrato nel frantoio

Pubblicato il Pubblicato in Letteratura, Poesia

I

Una cornacchia mi guardava

nell’incredulità della foresta:

mi sentii il vero segno di sventura. 

 

II

Saliva sulle nubi

e respirava 

memoria e pensieri.

Mai più troverà

la terra lasciata,

mai più.

Ecco un campo di grano

bruciato.

 

III

Nel triste lavoro del mezzogiorno

ci rincuora la malinconia dimenticata.

 

IV

Non sai quante volte

ti ho persa nelle miniere.

Ogni volta, 

picco e vanga,

ti scavavo fuori.

Oggi invece

mi seppellirei anche io.

 

V

Chiamo casa

questa stretta cuna 

sotto il mondo,

che con forza ruota 

e mi macina;

Incastrato nel frantoio

tra il cuore e l’universo.

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